
L’aquesiano Stefano Zazzera sta incantando in questi giorni il Festival del Cinema di Roma.
È il protagonista principale del film “Il Principe della follia”, nelle vesti di un uomo disabile fin dalla nascita e ormai divenuto folle. Chiuso in casa, è circondato da un carosello di ricordi, all’interno di una cameretta ancora piena di giochi per bambini, dove è posizionata una telecamera con cui realizza improbabili dirette TV.
Attorno a lui ruotano una madre dilaniata dal dolore (Carla Chiarelli), un anziano padre inetto e rassegnato, malinconico ex clown (Alessandro Haber), e una trans che vive ai margini e si esibisce in numeri di lap dance in sordidi locali notturni (Mauro Cardinali).
Fondamentale la figura di Andrea Roncato, nei panni di un tassista che, venuto in contatto con la trans, viene a conoscenza del dramma familiare di Stefano.
Nella sua esperienza di “Teatro patologico”, il regista Dario D’Ambrosi è proprio venuto a contatto con Stefano, che nel suo percorso di attore dilettante – approdato anche a New York – ha scoperto a 40 anni di essere afflitto dal morbo di Parkinson.
Nonostante la malattia, non ha mai perso la passione e la forza comunicativa che lo contraddistinguono.
“Il Principe della follia” è un dramma intenso, che racconta con realismo e poesia la disabilità e il rifiuto del diverso, offrendo al pubblico una profonda riflessione in pillole di emozione e verità.
La colonna sonora originale è firmata da STEFANO RATCHEV ed edita da Edizioni Curci.